F.A.Q.
Qual è la differenza tra l’ACF e la conciliazione?
L’ACF è un sistema stragiudiziale di tipo "decisorio", regolato da una specifica disciplina di origine legislativa. Gli intermediari sono obbligati ad aderirvi. L'ACF decide nel merito del ricorso applicando la disciplina vigente e, se accoglie il ricorso, decide la somma che l’intermediario dovrà pagare (o il comportamento che dovrà tenere) ed entro quanto tempo dovrà farlo, normalmente 30 giorni. Le decisioni dell’ACF non sono, tuttavia, legalmente vincolanti per le parti: intermediario e cliente hanno sempre la facoltà di ricorrere al Giudice e l’ACF non ha il potere di costringere l’intermediario ad eseguire la decisione ma, nel caso in cui l’intermediario non dovesse adempiere, si darà luogo all’applicazione di una sanzione reputazionale consistente nella pubblicazione su più strumenti di comunicazione della notizia del mancato adempimento. Nella conciliazione tutto è rimesso alla volontà delle parti. Gli intermediari, pertanto, non sono obbligati a partecipare al tentativo di conciliazione. Nella procedura di conciliazione, il terzo neutrale (conciliatore) non decide sulla controversia, ma facilita le parti nel raggiungere un accordo, che, se raggiunto, può essere omologato dal Giudice e acquistare valore di titolo esecutivo.
NOVITÀ
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